domenica 12 agosto 2012

Anche gli animali più insoliti hanno diritto a una seconda life.

Oggi c'è un esercito di volontari che li aiuta a trovare una famiglia adottiva. Dall'asinello al cincillà, sapete come accoglierli?


Chi va oiano va sano e va lontano? Non più...Un tempo le tartarughe si acquistavano alle fiere o come souvenir. Spesso maltenute, senza tener conto che hanno bisogno di sole, o che non devono mangiare cibo per gatti, perché vegetariane.Dal 1995 sono protette ed è vietata la vendita senza il certificato CITES. Chi già ne possedava una avrebbe dovuto dichiararla alla Forestale, ma in molti hanno preferito abbandonarla in quanto detenuta illegalmente. Le tartarughe inoltre non fanno parte della fauna del nord: soffrono il gelo e sono vittime di incidenti. Al sud, le specie esotiche si incrociano con quelle nostrane, creando invece inquinamento biologico. A oggi sono 75 gli animali curati dalla Onlus, in attesa d'essere adottati dalle famiglie selezionate nel Biellesse.

Il levriero gentile


Sempra impossibile, ma i levrieti sono considerati cani da reddito. E quanto accade in Irlanda con i Greyhound da corsa e in Spagna con i Galgos, per la caccia alla lepre. I levrieti infortunati, ma anche i più lenti, vengono abattuti a bastonate e abbandonati. A informare di questi orrori è Elisa Manna, fondatrice dell'associazione Greyhound Adopt Center Italy, che salva gli "scarti" per farli adottare. << Sono fragili e vanno educati alla vita. Ideali per l'appartamento e adatti ai bambini>>. Più delicato il recupero dei Beagle vittime della vivisezione, di cui si occupa il progetto DL4 dell' Associazione Vitadacani.

martedì 15 novembre 2011

Come far convivere cane e gatto

Cani e gatti, eterni nemici? Non è una regola fissa, a quanto risulterebbe da una recente ricerca condotta dagli studiosi della Tel Aviv University. I due animali domestici più amati dall’uomo possono convivere pacificamente, a patto che si conoscano da una vita. Se infatti si abituano sin da cuccioli alla presenza reciproca, sei mesi per i gatti, un anno per i cani, è meno probabile che litighino tra loro e si azzuffino.
I risultati di quello che è il primo studio tra animali domestici che vivono nella stessa casa sono stati pubblicati sulla rivista Applied Animal Behaviour Science. Duecento proprietari di cani e gatti sono stati chiamati a registrare in video i comportamenti dei loro amici a quattro zampe, relativamente alla convivenza più o meno pacifica. Dalle osservazioni riportate, gli scienziati hanno scoperto un’altro importante legame tra cane e gatto cresciuti insieme: le due specie, a quanto pare, apprendono l’una dall’altra e sono in grado di capirsi malgrado i differenti linguaggi. A sfatare il mito della perenne conflittualità tra cane e gatto, posso aggiungere la mia personale testimonianza: ho assistito addirittura alla tenerissima scena di una cagnolina che allattava dei gattini rimasti orfani e, inoltre, possiedo un cane che dorme abbracciato ai miei gatti, soprattutto quelli più piccoli che sembrano intenerirlo particolarmente, al punto che li lascia eccezionalmente mangiare dalla sua stessa ciotola! 

martedì 14 dicembre 2010

Cani e bambini: un'amicizia speciale

       

E' un legame maraviglioso,capace di arricchire  qualsiasi famiglia. 
Ma per creare le basi di un rapporto pacifico occorre insegnare alcune fondamentali a chi è già con noi.   

L'attrazione dei bambini nei confronti dei cani infatti è irresistibile e il rapporto che si crea può essere davvero unico e speciale a patto che siano rispettate alcune regole.E' fondamentale quindi insegnare a entrambi il rispetto per l'altro per stabilire una serena e proficua convivenza.     
 
Una scuola di vita  

Il bambino è istintivamente curioso e interessato verso il mondo animale:secondo alcune recenti indagini è risultato che circa l' 80% dei bambini desidererebbe avere un animale domestico.  
Inoltre, la psicologia infantile ha messo in luce l'importanza di un rapporto positivo  tra bambini e animali per la costruzione di una relazione altrettanto positiva del bambino con gli esseri umani, la natura e la realtà. In particolare è stato evidenziato come questo contatto aiuti a sviluppare la comprensione del deverso, il senso di responsabilità verso il prosimo (l'animale necessita di cure, attenzioni, impegno), il sentimento di empatia (la capacità di comprendere le sensazioni altrui), di sensibilità, di socializzazione, tolleranza e rispetto.   
L'animale aiuta a prendere consapevolezza dei ritmi dell' esistenza (nascita, crescita, malattia, morte): una vera scuola di vita per il bambino.  
 
E' pericoloso? 

C'e chi teme che il cane possa essere geloso del bambino e quindi pericoloso.Se si verificano comportamenti aggressivi del cane il problema in genere è legato alla pessima educazione del bambino o del cane da parte dei genitori-proprietari.Il tutto si può risolvere insegnando al cane alcune regole e nei casi più difficili rivolgendosi a un esperto di educazione cinofila.      

Quando si cresce  

Un cane già in casa e un bambino in arrivo...  
Un bimbo grandicello che desidera avere la compagnia di un animale... 
Sono tante le variabili in gioco se la famiglia decide di allargarsi.    
E'importante però gestire bene la situazione da subito, ancora meglio se in maniera preventiva, per fare in modo che la convivenza tra cane e bambino sia serena, sicura e proficua come certamente può diventare.  

Si è in arrivo un bebè

Quando in casa c'è già un cane è importante che l'animale non viva l'arrivo del bimbo come un intruso o peggio ancora come un rivale di cui essere geloso, ma come un'esperienza positiva.Tutto dipende dal tipo di socializzazione che ha vissuto il cane da cucciolo ma, soprattutto, dal modo in cui i proprietari neogenitori sapranno gestire la convivenza tra i due componenti della famiglia.


sabato 11 dicembre 2010

Il gatto


 Sviluppo e comportamento 


Nel gatto si hanno le medesime fasi di sviluppo che abbiamo esaminato nel cane (neonatale, di transizione, di socializzazione, giovanile), ma sono di minore durata.  

Alla nascita i gattini sono estremamente inetti: ricordate che anche per quanto riguarda l'urinazione essi sono totalmente dipendenti.Infatti, solo grazie allo stimolo determinato dal leccamento della madre sulla zona dove sbocca l'uretra (cioè dove la pipì giunge all' esterno), si ha il rilascio dello sfintere e quindi l' uscita dell' urina. 
A questo proposito, quando capita di trovare per la strada un micino ancora con gli occhi chiusi , prima ancora di preoccuparsi di dargli il cibo, è vitale massaggiargli con un dito la parte sotto l'ano: quasi immediatamente si avrà  il rilascio dell' urina.Spesso gattini abbandonati così piccoli patiscono dolori lancinanti a causa della dilatazione eccessiva della vescica ed emettono miagolii insistenti perché da soli non riescono a urinare.Prima di tutto occupiamoci della loro pipì e solo poi del loro appetito! 
Anche per quanto riguarda il gatto, la mamma produce ferormoni dopo il parto che vengono percepiti dai piccoli e creano attaccamento. L'attaccamento va molto al di là della sopravvivenza: crea le basi solide sulle quali il soggetto crescendo troverà la possibilità di construire una sua identità e autonomia. Solo a partire dalla base solida (la madre) il gattino troverà il coraggio di esplorare il mondo. 
Ricordate che, essendo sordo e cieco alla nascita, il gattino riconosce la vicinanza della madre solo grazie alle percezioni chimiche dei ferormoni.   
A proposito di questi, il gatto li percepisce attraverso un atteggiamento molto tipico: il labro superiore si alza, le narici si chiudono, la bocca viene socchiusa immettendo aria rapidamente.Questo atteggiamento particolarissimo prende il nome di flehmen, molto evidente nel gatto adulto quando il soggetto vuole "identificare" molto bene un odore. In realtà il flehmen è un tipo di identificazione chimica, non olfattiva, molto precisa. 
Durante i primi quindici giorni di vita si ha uno sviluppo rapidissimo delle capacità motorice e sensoriali. 
A circa tre settimane spuntano ai gattini i denti da latte: da questo momento la gatta incomincerà a dissuadere i piccoli dalla suzione del latte. Lo svezzamento in genere comincia da questo momento.  
Sempre dalla terza settimana la madre incomincia a insegnare i primi rudimenti del comportamento predatorio e, sempre dalla terza settimana,ha inizio il periodo di socializzazione che termina alla fine della sesta.  
Intorno alla quarta settimana la madre incomincia a portare ai piccoli delle prede.Dapprima le porterà già morte, poi moribonde, poi solo ferite. In questo modo insegna poco alla volta ai piccoli dapprima il mangiare, poi l'uccidere una preda.Succesivamente insegnerà la caccia. 
Come si può notare la ricettivita agli insegnamenti riguardantiil comportamento sociale è molto breve e quindi periodo è essenziale per un corretto sviluppo psicologico del soggetto.  



La separazione dalla madre di solito avviene a poco a poco fino a essere definitiva intorno ai 4 mesi. Esistono però attaccamenti molto forti che possono durare fino al parto successivo o durare tutta la vita, nel senso che il figlio (soprattutto se femmina) rimane nelle vicinanze della madre e torna da lei quando deve partorire a sua volta e quando si trova in difficoltà. 
Contrariamente a quando alcuni possono pensare, il gatto in libertà non è un animale molto aggressivo con i suoi simili, esso impara fin da piccolo delle regole di comportamento che sono articolate in modo da evitare al massimo gli scontri.  
 Normalmente anche da adulti i gatti non ingaggiano scontri per il cibo: anche nei gattili dove molti soggetti sono tenuti insieme nello stesso ambiente e vengono alimentati con ciotole comuni, si assiste raramente a fenomeni di vera aggressività.

Cavallo

Sassari, in corso l'operazione
'Febbre da cavallo'

 
Sassari, 16 dicembre 2010 - Nell'ambito della gestione delle emergenze epidemiche, è in corso a Mores, in provincia di Sassari, un'esercitazione riguardante la peste equina, che si chiuderà il 17 dicembre.
L'operazione denominata 'Febbre da cavallo' è nata grazie alla collaborazione fra i servizi veterinari della Asl di Sassari, il servizio prevenzione dell'Assessorato Regionale della Sanità, l'Istituto zooprofilattico della Sardegna e la Direzione di Sanità Animale e del Farmaco veterinario del Ministero della Salute.
L'iniziativa consiste nella simulazione di un focolaio di peste equina in un allevamento di cavalli. L'esercitazione punta a valutare l'efficacia delle procedure di emergenza, misurare il livello di preparazione dei servizi veterinari, identificare eventuali punti critici del sistema ed assicurare livelli operativi efficienti e uniformi nella gestione di eventuali emergenze.
ambito

venerdì 10 dicembre 2010

Come vivono uccelli - caratteristiche del loro corpo

Gli uccelli sono caratterizzati dal fatto di avere il corpo che viene sostenuto dai solo arti posteriori mentre quelli anteriori si sono trasformati in ali generalmente atte al volo ma non in tutte le specie  Questa caratteristica in realtà non è esclusiva degli uccelli infatti abbiamo mammiferi che possono volare come ad esempio i pipistrelli o gli insetti. La loro particolarità è il corpo ricoperto di piume (che servono a trattenere il calore del corpo, di piccole dimensioni che rivestono i pulcini e lo strato più interno del piumaggio degli adulti)  e penne (sono le superfici portanti nel volo, di grandi dimensioni) ad eccezione delle zampe che sono invece ricoperte di squame.  Le specie di uccelli che vivono in ambienti particolarmente rigidi hanno in genere un piumaggio più fitto rispetto a quelle che vivono in ambienti più caldi.
Il piumaggio oltre a svolgere un ruolo fondamentale per l'anatomia degli uccelli è fondamentale anche per la sua vita sociale. Svolge infatti un ruolo importante ad esempio durante i rituali del corteggiamento o nelle esibizioni tra maschi a scopo intimidatorio per un territtorio oppure per una femmina, per queste ragioni in genere i maschi hanno un piumaggio molto più variopinto delle femmine. Il piumaggio ha un ruolo molto importante nella mimetizzazione: il classico esempio è la pernice che è l'unico uccello il cui piumaggio diventa bianco d'inverno per mimetizzarsi tra la neve

Pavone

Caratteristiche generali
I pavoni sono tra i galliformi più grossi. I maschi presentano le copritrici della coda allungate e vivamente colorate; esse si prolungano sopra la coda, composta da 20 penne che formano un lungo strascico.

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